Silent Hills cancellato: la petizione non servirà

Circa un anno fa milioni di videogiocatori, sia che amassero la saga di Silent Hill sia che non la conoscessero affatto, hanno fatto un salto sulla sedia osservando P.T., il teaser di Silent Hills, un titolo attesissimo che non solo avrebbe riportato, dopo anni di assenza, la saga sulle console di nuova generazione, ma avrebbe unito nello stesso progetto una serie di grandi personaggi come Hideo Kojima, noto per aver ideato la saga di Metal Gear Solid (e non solo quella), il regista Guillermo Del Toro, e l’attore Norman Reedus, famoso per la serie tv The Walking Dead. A meno di un anno di distanza il sogno però si è infranto: Silent Hills è stato cancellato.

L’annuncio: Silent Hills cancellato

L’annuncio è arrivato due settimane fa proprio dal regista che in un tweet ha anticipato la notizia prima ancora che Konami la ufficializzasse. E purtroppo la notizia è stata poi confermata anche dalla casa sviluppatrice. I motivi che hanno portato a questa cancellazione non sono stati resi noti, anche se molto probabilmente la “guerra interna” tra Konami e Kojima, che ha portato lo sviluppatore ad abbandonare la casa giapponese dopo oltre vent’anni di collaborazione, ha pesato molto sul progetto. Konami ha di recente spiegato che è vero che Silent Hills è stato cancellato, ma non tutto il lavoro è stato buttato, anzi verrà riutilizzato per un altro progetto. Anziché essere il capitolo decisivo, quello che in un certo senso avrebbe forse concluso la saga, il prossimo videogioco che uscirà sarà solo un altro capitolo della saga di Silent Hill, solo realizzato da altri personaggi.

Da qui è stata immediata la raccolta firme da parte dei fans che hanno chiesto a Konami di ripensarci e tornare sui suoi passi, tanto che in pochi giorni sono state circa centomila le firme raccolte per la petizione. Ma servirà davvero a qualcosa? La petizione aveva addirittura chiesto a Del Toro e a Kojima di continuare a produrre il gioco anche senza il supporto di Konami, proponendo anche il crowdfunding per sostenere le spese del progetto. Ma forse lo sforzo e la passione dei fans non basterà.

Perché la petizione non servirà per realizzare Silent Hills

Prima di tutto infatti bisognerebbe che Konami cedesse il marchio a Kojima, il che è piuttosto difficile visti i rapporti tesi tra le parti in causa. Poi il costo di un marchio come quello di Silent Hill crediamo sia piuttosto elevato. Ma ancora, bisogna considerare che Konami, smantellando il Team Silent già da diverso tempo e, di fatto, estromettendo Kojima dalla saga di Metal Gear (The Phantom Pain sarà la sua ultima opera) vuole dimostrare di potercela fare anche senza il suo fuoriclasse, vuol puntare sulle sue forze interne e dunque non ci sarà bisogno di lui nemmeno per continuare la saga di Silent Hill. Una saga nella quale, è bene precisarlo, Kojima non ha mai messo mano, ma che ha sempre riscosso un discreto successo.

È probabile dunque che, con l’uscita di Kojima da Konami, il genio nipponico coltivi le sue passioni e sviluppi nuovi e diversi franchise. Per questo e gli altri motivi sopra elencati, crediamo difficile che continui un progetto che porta la firma proprio di Konami, anche se la petizione dovesse raggiungere un milione (o un miliardo) di firme.

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