Watch Dogs, recensione su next-gen

All’alba della nuove generazioni di console, Ubisoft si è subito messa in prima fila pubblicando Assassin’s Creed 4: Black Flag. In realtà però la casa canadese aveva ben altro in serbo: un prodotto che facesse davvero vedere cosa è in grado di fare su next-gen. Nasce così Watch Dogs, titolo realizzato tra il Canada e la Romania, ma quel che più conta, in grado di sfruttare le console di nuova generazione quasi al massimo. Ad oggi infatti è uno dei pochi a sfruttare i pixel fino all’ultimo, pur mantenendo un frame rate elevato. Watch Dogs è uscito anche sulle console vecchie, su PC e di recente anche su Wii U, ma è stato pensato e costruito, a differenza di Assassin’s Creed, proprio per PlayStation 4 e Xbox One.

Nel cuore di un’avventura tecnologica

Watch Dogs è ambientato in una delle città più tecnologiche del mondo, Chicago. La scelta non è causale: la città dell’Illinois infatti è costantemente monitorata da telecamere di sicurezza sparse in tutto il territorio cittadino anche nella realtà. Gli sviluppatori non hanno fatto altro che partire da questo dato di fatto e romanzarlo. Abbiamo il controllo di Aiden Pearce, hacker di professione che si ritrova coinvolto in una storia più grande di lui. Il nostro Aiden non è uno stinco di santo, per vivere hackera i conti di aziende o normali cittadini per rimpinguare il suo, ma un giorno finisce nella rete sbagliata, quella di un’organizzazione criminale che, per fargliela pagare, gli uccide la nipote. Da qui lo spirito di vendetta lo porterà a dichiarare guerra non solo all’organizzazione, ma fino in alto verso le istituzioni.

Ad una prima occhiata il gioco può sembrare complicato: attraverso il nostro smartphone possiamo controllare le telecamere, prendere il comando di quasi tutti i dispositivi elettronici della città, rubare auto e tanto altro. Il tutto ambientato in un clima di spionaggio degno del miglior James Bond. In realtà però è molto più semplice di quanto appaia. Il concetto di gioco è elementare: guidare le auto per raggiungere un determinato posto o seminare la polizia, fermare eventuali attività criminali, infiltrarsi nelle reti di computer della malavita e così via. Ma questa semplicità forse è anche il suo punto debole: i giocatori più esperti infatti hanno la sensazione di deja-vu. Il suo gameplay infatti è letteralmente identico a quello di GTA, se non fosse per la componente hacker. Se in GTA infatti, quando guidiamo le auto, possiamo fare affidamento solo sulla nostra bravura al volante, in Watch Dogs invece possiamo contare anche sui semafori, i dissuasori e i ponti elevatoi che sono al nostro servizio. Ma i due giochi non si discostano molto.

Comparto tecnico

Il punto di forza di Watch Dogs è invece il comparto tecnico. Sottolineiamo che stiamo parlando della versione next-gen perché il downgrade in quella old-gen è molto evidente. Su PS4 e Xbox One la grafica è a livelli eccezionali, sembra quasi di star guardando un film, i modelli poligonali sono ottimi e il loro alto numero non rallenta il frame rate, l’audio è di ottima qualità anche per quanto riguarda le canzoni da ascoltare in auto ed il fatto che ogni zona della città può essere raggiunta praticamente sin dall’inizio fa sì che il titolo sia molto vario e potenzialmente molto longevo.

Conclusioni

Alla fine possiamo dirci soddisfatti di Watch Dogs. Se avete anche solo minimamente dimestichezza con i giochi d’azione questo può fare al caso vostro. C’è tutto: tensione, violenza, abilità ed anche un pizzico di fantasia grazie al sistema di hackeraggio. Se vi è piaciuto GTA sicuramente anche questo vi piacerà, ma molto probabilmente non troverete molte novità. La versione next-gen è ottima e vi lascerà a bocca aperta, quella old-gen invece è un normale videogioco d’azione che regala poche emozioni rispetto a tanti altri.

Voto finale 8,5.

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