The Evil Within, un titolo da paura

The Evil Within è graficamente, funzionalmente, e spiritualmente al passo con l’ultima uscita del regista Shinji Mikami : Resident Evil 4; è da sottolineare che questo nuovo gioco non è semplicemente un rimaneggiamento , ma come ha dichiarato lo studio di sviluppo Tango Gameworks, è un gioco molto più difficile, tetro e inquietante, forse adatto solamente ai più coraggiosi.

Trama

Diciamo che la trama è sufficientemente originale per la tipologia horror, anche se gli elementi base del genere tracciano un filo conduttore tra i giochi in cui il male la fa da padrone. The Evil Within parla dell’ investigazione di quello che sembra essere un omicidio plurimo al “Beacon Mental Hospital” prima di realizzare che le cose non sono proprio come sembrano.

Protagonista principale dell’investigazione è Sebastian Castellanos, un poliziotto detective mandato nell’ospedale psichiatrico sopra citato per risolvere il caso sugli omicidi di massa appena successi, ma ben presto si accorgerà che forse c’è qualcosa sotto la normale furia omicida di un uomo. Dopo alcune ore di gioco ti rendi subito conto che l’horror non è il solo elemento dominante nel gioco, infatti condivide il proprio campo di battaglia con il terrore, lo splatter, l’evanescenza ed un ansia psicologia tensiva.

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Sebastian Castellanos: detective poliziotto

Caratteristiche generali

Il gioco è stato realizzato da Shinji Mikami, un game designer giapponese già conosciuto per la realizzazione di Resident Evil e che non si limita a confondere il giocatore immergendolo in una angosciante location colma si sofferenza e dolore; egli riesce a mescolare tutti gli elementi in modo perfetto in modo tale da permettere al giocatore di immedesimarsi sia psicologicamente che oserei dire fisicamente.

È un gioco strettamente dedicato ad un pubblico adulto che deve essere in possesso di un’altra caratteristica: il coraggio, per resistere alle innumerevoli scene crude e sanguinolente con marcate citazioni a celebri film come Saw.

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Gameshot di una scena sanguinolenta

La modalità di gioco è in terza persona, e prevede un sistema “stealth” simile a quello posseduto da altri giochi tra cui: The Last of Us. Caratteristica importante, è la possibilità del giocatore di scegliere se attaccare o evitare i mostri/nemici presenti durante lo svolgimento del gioco; è essenziale quindi imparare quando combattere e quando ritirarsi e nascondersi per non intraprendere una battaglia, infatti Sebastian il protagonista, dovrà usufruire di tutti gli elementi proposti, se vorrà rimanere vivo e campare a tutto ciò che gli si parerà davanti.

Considerazioni

Se il gioco inizialmente vi sembra stranamente piatto e noioso, non preoccupatevi, è il mood giusto per prepararvi alla vera disfatta psicologica; infatti dopo l’incontro con Ruvik che si stava per rivelare letale, il gioco prende in pochi attimi le sembianze un incubo in cui siamo prigionieri dei sotterranei dell’ospedale, ed un gigante fornito di motosega vuole tagliarci come fossimo carne da macello.

D’ora in poi il gioco vive un’escalation di spessore e la storia inizia a funzionare, i protagonisti assumono una componente psicologica più marcata e la trama si fa sempre più inquietante.

The Evil Within è disponibile per PC (50,99€) e per le console Old (PS3, Xbox360 – 60,99€) e Next Gen (PS4 e XboxOne – 70,99€).

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